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Gli spinaci di Braccio di Ferro

Cosa contengono

Come gran parte delle verdure, anche gli spinaci sono composti principalmente da acqua (circa per il 90%) e questo ne determina anche il basso contenuto calorico (35 kcal ogni 100 g). Molto limitato è anche il contenuto di macronutrienti (carboidrati, lipidi e proteine) mentre abbondante è la presenza di micronutrienti come vitamina C, folati, vitamina K, potassio, magnesio e fibre (circa 2 g ogni 10 g).

Cosa fanno di buono per noi

Gli spinaci grazie alla loro ricchezza in fibra e micronutrienti sono certamente tra gli alimenti che contribuiscono positivamente alla nostra salute. La fibra aumenta il senso di sazietà permettendoci di non esagerare con le calorie introdotte. Guardando all’azione dei micronutrienti contenuti negli spinaci non si può non considerare l’elevato contenuto di vitamina C, pari a 108 mg in una porzione di 200 g, in grado di soddisfare l’intero fabbisogno giornaliero di questa vitamina per un adulto. Questa vitamina è molto importante per la sua azione antiossidante e di supporto al sistema immunitario. L’unica accortezza da avere per mantenerla negli spinaci è quella di consumarli crudi o di sbollentarli rapidamente.
Anche la vitamina K importantissima per la corretta coagulazione del sangue e per la salute delle ossa è contenuta in quantità apprezzabili. Tra i minerali potassio e magnesio sono quelli più rappresentati. Il primo è molto importante per la regolazione della pressione arteriosa e per il corretto funzionamento dei muscoli. Il magnesio è anche questo molto importante per il corretto funzionamento dei muscoli ma anche del sistema nervoso centrale ed è indispensabile per lo sviluppo corretto delle ossa e per la loro solidità. Una porzione (200 g) contiene circa 530 mg di potassio e 79 mg di potassio.
Ciò che invece non è presente in grandi quantità, come si potrebbe pensare, è il ferro che negli spinaci è di circa 3 g ogni 100 g.

Curiosità

La storia è semplice: per un errore tipografico si è da sempre attribuito agli spinaci un contenuto in ferro 10 volte maggiore del reale, ma di chi è stata la colpa dalla quale ha fatto fortuna il mitico Popeye? Secondo il giornale The Herald, ”alla fine del diciannovesimo secolo, uno scienziato tedesco di nome Wolfe mise, un punto decimale nel posto sbagliato nei propri calcoli, moltiplicando allegramente per dieci il contenuto di ferro. L’errore fu segnalato abbastanza prontamente, ma il mito era troppo utile ai genitori per non essere perpetuato”.

La rivista Focus ribadisce chiaramente il concetto, ma attribuisce l’errore agli americani anziché ai tedeschi: “Nel campo di diete e alimentazioni i miti abbondano. Il più eclatante attribuisce agli spinaci la reputazione di essere ricchi di ferro. Falsissimo: lo sono più o meno quanto tutti gli ortaggi. La leggenda nacque incredibilmente nel 1890 quando alcuni nutrizionisti americani resero noto il contenuto di ferro delle verdure. Per un banale errore di stampa – una virgola al posto sbagliato – si attribuì un contenuto di ferro 10 volte superiore al reale. L’errore fu scoperto dopo decenni, ma nel frattempo Braccio di Ferro e i suoi spinaci avevano conquistato il mondo!”. Quindi, gli spinaci acquisirono la loro reputazione di fabbricatore di muscoli per errore. La gente ne mangiò a tonnellate durante la Seconda Guerra Mondiale perché si diceva che contenesse tanto ferro quanto la carne. Una virgola fuori posto, e tre milligrammi diventano trenta.

È vero che gli spinaci freschi contengono ferro, circa tre milligrammi ogni cento grammi di spinaci, ma meno della rucola, tanto per rimanere tra le verdure, e sicuramente molto meno della frutta secca, delle olive, di tutti i legumi, per esempio, delle uova o i frutti di mare e infine delle carni, soprattutto quella di cavallo.