Tra le diverse piante decorative e benaugurali che ingentiliscono l’atmosfera di casa nel periodo natalizio, l’abete rosso, l’agrifoglio e la stella di Natale sono certamente tra le specie più diffuse, oltre a essere varietà in grado di dare grandi soddisfazioni agli appassionati di verde. Scoprite i consigli per curare al meglio queste piante.
L’abete di Natale. Le 5 regole per conservarlo in salute.
1. ACQUISTO
Selezionate solo piante con radici in zolla, non recise, in perfetta salute, provenienti da vivai: si riconoscono dall’etichetta che ne indica la provenienza, la specie di appartenenza e l’età.
2. ACCLIMATAZIONE
Bruschi sbalzi di temperatura da 0° a 20°C possono minare gravemente la salute dell’abete: perciò organizzatevi per un passaggio graduale dal freddo dell’esterno al caldo delle abitazioni, tenendolo qualche giorno sul balcone di casa, sulle scale condominiali o in una zona riparata non riscaldata, e portandolo in casa solo all’ultimo momento, quando dovrete addobbarlo. Finite le festività andrà seguito il processo di acclimatazione inverso, dall’interno all’esterno.
3. COLLOCAZIONE E ADDOBBI
È importante scegliere una posizione luminosa ma assolutamente lontana da fonti di calore, radiatori o camini, al fresco e possibilmente lontano da correnti d’aria. Evitate di surriscaldare l’abete con addobbi luminosi e di sovraccaricarlo con ninnoli troppo pesanti che potrebbero piegarne i rami. Divieto assoluto di utilizzo di neve artificiale o altri spray decorativi, decisamente tossici per la pianta.
4. MANUTENZIONE DURANTE LE FESTE
Ogni 3/4 giorni una buona annaffiatura servirà a tenere il terriccio del vaso sempre umido senza ristagni d’acqua. L’aria troppo secca delle nostre abitazioni provoca sempre la caduta degli aghi: ricordatevi perciò di nebulizzare la chioma con una certa regolarità.
5. TRAPIANTO IN TERRA O IN VASO
L’abete può vivere bene solo a determinate latitudini: se il vostro clima lo permette e ne avete la possibilità, tentare il trapianto in giardino è la migliore soluzione. Abbiate cura di scegliere una posizione sufficientemente distante da casa (questi alberi negli anni possono raggiungere i 20 metri d’altezza!). Preparate una buca nel terreno (non gelato) larga 1 mt e profonda 70 cm almeno; mettete a bagno il vaso con la pianta (immergendolo in acqua per metà per circa 10 minuti) per ammorbidire il terriccio prima di estrarla e quindi mettetela a dimora. Se terrete l’alberello in vaso in terrazzo, per riutilizzarlo negli anni successivi, fate in modo che non sia esposto ai raggi diretti del sole e mantenete il terriccio umido, evitando i ristagni. Travasate ogni 3 anni in un contenitore di diametro sempre maggiore e concimate durante tutta la bella stagione.
L’agrifoglio. La coltivazione in pillole
1. CLIMA
L’agrifoglio è una pianta rustica che resiste al caldo e al vento oltre alle temperature invernali sotto lo zero, anche se è meglio difenderlo dal gelo con una buona pacciamatura (copertura del terreno con uno strato di paglia).
2. COLLOCAZIONE
Non ama il sole eccessivo che sbiadisce i colori vivaci delle sue foglie, quindi nel trapiantarlo scegliete una zona semi-ombreggiata, tenendo presente che è molto adatto alla creazione di siepi.
3. MESSA A DIMORA IN GIARDINO
Il periodo ideale per il trapianto in terra è quello di fine inverno-inizio primavera, preparando un terreno ricco e ben drenato, con un mix di terriccio sabbia e torba addizionato con un buon concime organico o ad alto contenuto di potassio e azoto.
4. MANUTENZIONE
Soprattutto appena piantato e in estate, l’agrifoglio deve essere annaffiato con regolarità per mantenere la terra intorno alle radici umida, mentre una volta attecchito non ha bisogno di grandi irrigazioni. Da concimare in tutte le stagioni, è una pianta che non richiede potatura ma va semplicemente cimata per mantenere forma e simmetria della chioma.
5. IN VASO
È un arbusto che cresce discretamente anche in vaso, se ben concimato e annaffiato, ma può soffrire i trapianti, quindi si consiglia di utilizzare un contenitore di dimensione sufficiente da evitarne il rinvaso per diversi anni.
La stella di Natale. Piccoli accorgimenti per grandi soddisfazioni.
1. TEMPERATURA OTTIMALE
Proveniente dai climi miti, la Poinsettia vive bene tra i 15° e i 22°C: qui da noi nella stagione fredda può essere ricoverata in casa, in ambienti freschi, lontano da fonti di calore e con un buon ricambio d’aria, mentre con la primavera è consigliabile collocarla all’aperto in un luogo riparato dal vento e prevalentemente in ombra.
2. IN PRIMAVERA ED ESTATE
Quando tutte le brattee rosse (così sono chiamate le sue “false foglie”) cadono, potate gli steli della pianta (dopo averli un po’ diradati per rinforzarli) a circa un terzo di altezza, sopra l’innesto di una foglia, e comunque a non meno di 12-13 cm dalla base. In maggio invasate in un contenitore più grande riempito di terriccio universale con un po’ di sabbia e torba. Irrigate regolarmente con acqua non calcarea ma evitate assolutamente i ristagni. Concimate ogni 15 giorni con concime per piante fiorite, soprattutto a fine estate quando inizia a perdere le foglie.
3. IN AUTUNNO E INVERNO
Diradate le annaffiature, evitando però che la terra si asciughi troppo. Se volete che la stella di Natale dia il meglio di sé nel periodo delle Feste, dovete “indurla” per tempo a rifiorire in tutto il suo splendore diminuendo artificialmente le ore di luce: per questo, dopo averla rinvigorita d’estate, da ottobre sarà necessario “incappucciarla” o collocarla ogni giorno completamente al buio tra le ore 18 e le ore 9 del giorno successivo.