Si spalmano sul pane o sulle fette biscottate, si usano come ingredienti di torte e crostate dal sapore genuino, spesso rappresentano un dolce dono delle nonne ai loro nipoti. Stiamo parlando di confetture, marmellate e composte, tre prodotti simili per aspetto e che per questo vengono spesso confusi anche se in realtà sono diversi tra loro.
Per fare chiarezza su questo tema si è occupata perfino l’Unione Europea che, in una sua direttiva ha precisato che la marmellata è il prodotto ricavato esclusivamente dalla lavorazione degli agrumi. Pertanto si potrà parlare solo di marmellata di arance, limoni, mandarini o cedri. Invece, la confettura è la preparazione ottenuta con tutti gli altri tipi di frutta, ad eccezione delle castagne che vengono confezionate sotto la dicitura di crema di marroni.
Se la confettura nasce dall’incontro tra frutta e zucchero, la composta o conserva di frutta, invece, è prodotta con almeno il 65% di polpa di frutta e quindi contengono una quantità ridotta di zuccheri ed edulcoranti.
Non solo zuccheri naturali o aggiunti, le confetture, le marmellate e le composte contengono anche gran parte delle vitamine e dei sali minerali contenuti nella frutta, così per esempio nella confettura di mirtilli sono presenti antiossidanti in buona quantità mentre nella marmellata di arance si ritrova la vitamina C.
Ottime informazioni per i confusi e gli incolti.