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Friuli Venezia Giulia: i luoghi dell’acqua

Acqua che scorre sotterranea, acqua più quieta, acqua impetuosa, acqua che diventa specchio: in Friuli Venezia Giulia l’acqua è una sorpresa continua, anche quando è nascosta. Le forme dell’acqua hanno plasmato luoghi diventati rifugio di animali prima, dell’uomo poi, che qui trova una quiete che diventa contemplazione. Seguendo il gioco dell’acqua, si scopre una terra di confine che va oltre l’apparenza aspra e montana, mostrandoci anche un volto dolce e sinuoso: è il Friuli dei fiumi e dei torrenti, dei laghi e delle lagune e infine del mare, abbracciato da pittoresche scogliere o aperto su spiagge infinite.

Quando l’acqua si fa spettacolo

Per arrivare sin quassù bisogna attraversare la sottile Valle del Lumiei, conca verde avvolta dalle Dolomiti: il piccolo borgo alpino di Sauris appare come un grazioso presepe con le sue case-fienile in legno e le malghe tutte intorno. Poco più di quattrocento anime continuano a vivere pacifiche in quest’isola tra le montagne della Carnia, in simbiosi con una natura straordinaria dove l’acqua è protagonista, già al primo sguardo. È uno specchio smeraldo quello che ti incanta poco prima dell’arrivo in paese: il Lago di Sauris è il frutto di uno sbarramento artificiale del torrente Lumiei realizzato attorno agli anni ’50 dello scorso secolo, che è stato per anni la diga più alta d’Italia. Oggi è diventato lo scenario di un’esperienza incredibilmente adrenalinica: una zip-line sospesa sulle acque del lago, per volare proprio come un uccello! Due chilometri e mezzo di divertimento mozzafiato: si parte fra i boschi del Monte Ruke e, dopo due voli sospesi sopra ad abeti secolari, ci si ritrova a sfiorare le sue acque cristalline, ad altissima velocità.

Sul filo del sogno: la laguna di Marano

Qui finisce il mondo: è l’Eden. Sei nella Laguna di Marano, quell’abbraccio di mare tra l’ultima punta litoranea di Lignano Sabbiadoro e la Laguna di Grado. Un’area di straordinaria bellezza paesaggistica, dimora di oltre 300 specie di uccelli acquatici: cigni, oche, folaghe, anatre, aironi, rapaci e molti altri volatili – migratori e non – animano e colorano i cieli di questo incredibile e originale ecosistema palustre. Sott’acqua si cela altrettanta ricchezza: cefali, branzini, ombrine, anguille, passere, latterini, molluschi e crostacei. Acque particolarmente pescose, per secoli sostentamento di uomini che hanno costruito la loro vita attorno a questo territorio, letteralmente. Si scorgono ancora, infatti, gli antichi casoni in canna palustre e legno – oggi ricostruiti –, umili focolari durante la stagione della pesca.

Uno di questi è la Bilancia di Bepi, tipica palafitta dove si pratica ancora l’antico mestiere della pesca con il bilancione: qui si può assistere all’emozionante calata delle reti nel fiume Stella, e pranzare con il pescato del momento. Nella laguna di Marano puoi anche vivere un’esperienza di pescaturismo: a bordo di un peschereccio potrai osservare le antiche tecniche di pesca come quella con i grasui, reti da posta fisse, addirittura candidate come patrimonio immateriale UNESCO.

Un gioiello sconosciuto tra le cime: il Lago di Bordano

Si nasconde alla vista di chi non ama spingersi oltre il conosciuto, per lasciarsi meravigliare: fuori dalle mappe e dimenticato dai cartelli, il Lago di Bordano è una sorpresa per il viaggiatore curioso e un’oasi per i cittadini in cerca di tranquillità. Uno specchio dalle acque trasparenti, donate dal fiume Tagliamento attraverso un canale scavato sul fondale. Nelle giornate terse si trasforma in un enorme dipinto dalle singolari geometrie: i monti Brancot e la natura tutta si riflettono sul lago, dando vita a un’opera d’arte immersa nel verde. Tutte le stagioni sono perfette per ammirare l’incanto, tanto più che il suo volto cambia tra l’estate e l’inverno: più grande nella stagione fredda, si riduce con l’aumento delle temperature. Poco distante il centro di Bordano, chiamato anche il paese delle farfalle, perché ospita la Casa delle farfalle più grande d’Italia e tra le più importanti in Europa. Un arcobaleno di colori e forme che quest’anno festeggia i vent’anni di attività con un progetto speciale: PolliNation, un percorso botanico multisensoriale all’aperto, nato con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sul tema dell’impollinazione. È gratuito, e tra prati e aiuole potrai conoscere storie di animali e di piante e la loro evoluzione.