Sono tante le credenze “dure a morire” sui comportamenti alimentari da adottare in caso di gastrite che sono state ancor più alimentate attraverso la diffusione nel web.
È necessario quindi fare prima un po’ di chiarezza.
Innanzitutto, con il termine “gastrite” vengono indicate una serie di patologie e sintomi dovute nella maggior parte dei casi a un’infezione da Helicobacter pylori o all’abuso di farmaci, come l’aspirina.
Putroppo sono diverse le voci false circa il rapporto tra dieta e gastrite. Ecco qualche esempio illuminante.
Per quanto tempo si è suggerito, anche come tradizione popolare, a chi “soffriva di stomaco” di farsi un buon brodino di carne? O di dado, più di recente? E pensare invece che le proteine presenti nel brodo di carne stimolano la secrezione di acido nello stomaco e che il glutammato del dado può creare problemi a chi soffre di allergie o intolleranze alimentari.
Un altro esempio è il latte. Quante volte si consiglia, o si è consigliato in passato, a chi ha acidità di stomaco di bersi un bel bicchiere di latte? Ebbene il latte è ricco di calcio che è un altro dei nutrienti in grado di stimolare in modo importante la secrezione gastrica. E non è che il latte magro non eserciti questo ruolo di stimolazione e quello grasso sì: in realtà l’effetto di stimolazione è indipendente dalla concentrazione di grassi. Anche se, dopo la sua introduzione può lenire il sintomo “bruciore” (che in ambito medico si definisce “pirosi”), non sempre il latte svolge una funzione protettiva per lo stomaco.
Nel prossimo post scoprirete altri tre classici miti sulla gastrite tutte da sfatare.
Come dovrebbe essere la cena salutare al posto del brodo di dado con pastina?
Se al mezzogiorno sono andata al ristorante cosa mi consiglia per la cena?
Grazie
Ciao Mariadele,
grazie mille per averci scritto.
Dipende molto da cosa hai mangiato a pranzo.
Indipendentemente da questo, sul nostro sito trovi molte ricette di piatto unico tra cui poter scegliere.:)