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Più grano saraceno, meno glicemia

Oggi si parla molto di cereali integrali e di pseudocereali, cioè di piante erbacee dai cui frutti macinati si ottiene la farine. Fanno parte di questa categoria il grano saraceno, l’amaranto e la quinoa.

Oltre a essere privi di glutine questi alimenti apportano vitamine, minerali, antiossidanti, acidi grassi essenziali e fibra sia insolubile che solubile. Per quello che riguarda il contenuto proteico è noto che come i legumi sono carenti in particolare di metionina, i cereali in genere sono poveri di lisina. Queste carenze di aminoacidi rendono le proteine fornite da questi alimenti assai meno efficaci nello stimolare la sintesi proteica rispetto alle proteine animali.

Il grano saraceno tuttavia è particolarmente ricco di lisina e ha anche una discreta concentrazione di proteine arrivando a circa 13-14 grammi per 100 grammi di prodotto. Sempre questo pseudocereale contiene poi il D-chiro-inositolo, una variante dell’inositolo, capace di migliorare la regolazione della glicemia e della produzione di insulina con potenziali effetti benefici nel prevenire patologie come il diabete, le malattie cardiache e la sindrome dell’ovaio policistico.