Anguria: la frutta dell’estate!

Nome

Anguria

Macro, micro e fitonutrienti

L’anguria è sicuramente la frutta fresca con il maggior quantitativo di acqua (95%).
Bassi, quasi inesistenti, sono gli apporti in proteine e lipidi. Anche il contenuto di zuccheri, nonostante il suo gusto dolce, è basso (3,7 g in 100 g). Se i macronutrienti non sono molto rappresentati, i micronutrienti e i fitocomposti trovano un posto di rilevo in questo frutto. L’anguria si caratterizza infatti per la presenza di buoni quantitativi di vitamina C, beta-carotene, licopene e potassio.

Cosa fanno di buono per noi

Consumare anguria significa prima di tutto contribuire alla corretta idratazione del nostro organismo. Una porzione di anguria (150 g) equivale, infatti, a circa 1 bicchiere di acqua.
Il suo contenuto in zuccheri è basso e questo rende l’anguria un frutto adatto a tutti, anche per chi segue regimi ipocalorici.
L’anguria, oltre all’acqua, fornisce anche importanti sostanze ad azione antiossidante come il licopene, responsabile del colore rosso dell’anguria e che sembra proteggere dalle malattie cardiovascolari. Anche il beta-carotene è ben rappresentato nell’anguria. Questa sostanza nel nostro organismo viene convertita in vitamina A che svolge importanti funzioni per la visione, la salute di pelle e mucose e il buon funzionamento del sistema immunitario.
Una cosa importante da ricordare è che licopene e beta-carotene appartengono alla classe dei carotenoidi, composti che vengono assorbiti in modo più efficiente in presenza di un grasso. Consumare, quindi, l’anguria dopo un pasto nel quale si sono consumati anche alimenti fonti di lipidi ci assicura di sfruttare al meglio queste sue proprietà.

Curiosità

L’anguria fa parte della famiglia delle Cucurbitacee, insieme al cetriolo e alla zucchina.
I nomi cocomero, usato soprattutto nell’Italia centro-meridionale, e anguria, più comune nel Nord Italia, derivano da due termini antichi che significano cetriolo: il primo dal latino cucumis e il secondo dal greco tardo aggourion.