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Il caffè fa bene o male?

Per anni abbiamo sentito dire che il caffè è una bevanda da usare con molta cautela. Molti, infatti, lo hanno eliminato o sono passati alla versione decaffeinata. Ora la ricerca sembra indicare al contrario che bere caffè possa avere un effetto protettivo nei confronti di patologie cardiache, diabete, ictus e perfino tumori. La verità sta probabilmente nel mezzo, come quasi sempre del resto.

Una dose moderata di caffè come, per esempio, tre tazzine di espresso al giorno (che ha un contenuto di caffeina molto minore rispetto al caffè lungo americano o del Nord-Europa) fornisce antiossidanti e caffeina, un mix che può essere salutare. A dosi superiori il rischio è che la caffeina diventi eccessiva e possa produrre effetti di tachicardia o aumento della pressione arteriosa. Va detto però che se il consumo di caffè provoca sintomi come bruciore di stomaco, aumento della frequenza cardiaca, agitazione o insonnia, probabilmente va ridotto o eliminato. Molto dipende da come il corpo metabolizza la caffeina a livello epatico e questo a sua volta è determinato dalla genetica. Quindi, impariamo a sentire il nostro corpo. Se emergono sintomi riduciamo. Se non ci sono sintomi possiamo goderci una bella tazza di buon caffè, ovviamente meglio se senza zucchero!

  1. ma chi ha detto che fa male? non sapete nemmeno voi cosa dire! È’ vero il troppo è troppo

  2. Ciao Pietro Paolo! Siamo d’accordo con te: il fatto che il caffè faccia male è un mito da sfatare. Come per ogni altro alimento, basta non esagerare 😉

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