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Le certificazioni di qualità

La nascita dell’Unione Europea all’inizio degli anni Novanta ha prodotto i suoi effetti non solo in campo sociale, politico ed economico, facendoci viaggiare tra una nazione e l’altra senza più bisogno di passaporto, ma anche in campo alimentare, contribuendo a “far viaggiare” gastronomia, cibi e prodotti tipici.
In quegli anni di grande movimento si è reso necessario certificare la qualità dei prodotti enogastronomici, primi fra tutti quelli del settore vitivinicolo.
Un regolamento del 1992 ha poi esteso questo riconoscimento all’agroalimentare in senso lato (formaggi, salumi, prodotti della terra…), specificando l’origine e la provenienza di ogni prodotto realizzato all’interno dell’Unione Europea.

Cos’è una certificazione di qualità alimentare?

La certificazione di qualità è la garanzia che un prodotto è conforme ad una predeterminata disciplina di produzione, e rispondente a diversi standard qualitativi.
La certificazione è attestata da un marchio, ad esempio per i vini il D.O.C. ovvero Denominazione di Origine Controllata.

L’obiettivo di un marchio che attesta l’origine di un particolare prodotto è quello di tutelare le produzioni tradizionali legate al territorio, riservando loro l’uso esclusivo di una specifica denominazione, a fronte di una serie di spiacevoli episodi di concorrenza sleale. Un caso su tutti è quello del “Parmesan” (l’imitazione del Parmigiano Reggiano), una vera e propria truffa alimentare, in cui un prodotto viene illegalmente spacciato per un il più famoso formaggio stagionato italiano.
La certificazione non ha però solo una funzione “difensiva” dai tentativi di truffa, ma è anche una garanzia del rispetto degli standard di sicurezza in fase di produzione del prodotto (in quanto nel settore dei prodotti certificati vengono effettuati maggiori controlli), e del rispetto delle sue qualità nutrizionali ed organolettiche.
I marchi sono, ad oggi, il principale risultato della volontà da parte dell’UE di comunicare al consumatore le principali informazioni dei prodotti che ad acquistare. Ciò va a beneficio di sicurezza e salute del consumatore, e di trasparenza di informazione per tutti gli interessati e gli addetti ai lavori.

Quali sono le certificazioni di qualità alimentare?

I marchi riconosciuti dalla UE sono i seguenti:

DOC (Denominazione di origine controllata)
DOCG (Denominazione di origine controllata e garantita)
IGT (Indicazione geografica tipica)
per i prodotti vitivinicoli,
e
DOP (Denominazione di origine protetta)
IGP(Indicazione geografica protetta)
STG (Specialità Tradizionale Garantita)
per i prodotti alimentari.

Affronteremo poi nel dettaglio il panorama di certificazioni, la diversità e la ricchezza delle seguenti categorie merceologiche:
• Formaggio
• Carne
• Olio
• Vino
• Pesce
• Prodotti di panetteria

ed andremo infine a scoprire i prodotti tutelati dal certificato di qualità alimentare per ogni singola regione italiana.