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Mangiare responsabilmente: un atto di salute globale

I mesi invernali sono mesi, potremmo dire, “riflessivi”, complice il meteo che ci “costringe” a stare più tempo in casa, la conclusione di un anno con i relativi bilanci di quanto abbiamo fatto e i nuovi propositi per l’anno che verrà.

Anche parlare di alimentazione può, e deve, farci riflettere. Mangiare, infatti, non è semplicemente un atto volto a soddisfare un bisogno primario, quello cioè di fornire energia e nutrienti al nostro organismo per permettergli di funzionare al meglio. Mangiare è un atto di responsabilità verso la nostra salute, verso quella di chi ci sta attorno e verso quella dell’ambiente.

Scegliere in modo consapevole ciò che ogni giorno, anche nei giorni di festa, mettiamo sulle nostre tavole, può fare veramente la differenza.

Proprio in questa ottica, grazie ai numerosissimi studi effettuati negli ultimi anni, è stato evidenziato come una dieta ricca di alimenti di origine vegetale con piccole quantità di cibi di origine animale comporti benefici sia per la salute che per l’ambiente. Questo tipo di modello alimentare va a integrarsi perfettamente nel concetto di One Health* che vede la salute delle persone, degli animali e dell’ambiente strettamente interconnesse. Questo concetto si basa sulla premessa che la salute umana è direttamente correlata alla salute degli animali con cui condividiamo il nostro ambiente e di cui ci nutriamo.

Allo stesso modo, la salute dell’ambiente in cui viviamo influisce sulla salute sia degli esseri umani che degli animali che lo abitano. Pertanto, la salute da preservare è una sola e coinvolge l’uomo, gli animali e l’ambiente in modo condiviso e necessita quindi dell’impegno comune e sinergico di diversi professionisti (sanitari, veterinari, ambientalisti, economisti, sociologi, ecc.) per prevenire e far fronte a eventuali rischi per la salute, ma anche dei singoli individui che con le proprie scelte personali possono dare il proprio contributo alla salute globale.

Esistono strumenti che ci possano fornire un supporto per compiere ogni giorno scelte alimentari salutari? La risposta è sì: il piatto unico (ispirato al patto del mangiar sano ideato dall’Università di Harvard).

Questo strumento mette in primo piano proprio gli alimenti di origine vegetale come frutta, verdura (preferibilmente freschi e di stagione), cereali integrali, legumi e olio extravergine di oliva. Guardando lo schema del piatto unico, infatti, ci rendiamo subito conto che verdura e frutta con il loro carico di importantissimi micronutrienti, composti biotattivi e fibra dovrebbero rappresentare metà del piatto. L’altra metà dovrebbe essere equamente distribuita tra cereali come orzo, farro, avena, miglio, riso e loro derivati (tutti sempre preferibilmente integrali) che forniscono una buona quota di carboidrati, principale fonte di energia per il nostro organismo e alimenti fonti di proteine. Tra questi ultimi insieme a pesce e carni che abbiamo imparato a conoscere nei precedenti numeri troviamo anche uova, formaggi e legumi.

In particolare questi ultimi, per i quali le nostre linee guida suggeriscono un consumo di almeno 3 porzioni alla settimana (una porzione equivale a 50 g di legumi secchi o a 150 g di legumi freschi o surgelati) rappresentano una scelta altamente sostenibile in quanto forniscono proteine e fibre utili al nostro organismo garantendo anche un impatto minore a livello ambientale. Inoltre, aumentare il consumo di legumi come fonte proteica vorrebbe dire ridurre quello di alimenti di origine animale, consentendoci di preferire la qualità alla quantità.

Partire dai principi sintetizzati nello schema dal piatto unico può esserci di grande aiuto per adottare un modello alimentare che possa essere sostenibile sia dal punto di vista nutrizionale che ambientale, obiettivo che oggi ci dobbiamo porre per contribuire positivamente alla nostra salute e fare la nostra parte per un benessere più globale.

*Link utili per approfondire
https://www.who.int/europe/initiatives/one-health
https://eatforum.org/eat-lancet-commission/the-planetary-healthdiet-and-you/