loading

Radicchio tardivo IGP Bellia: l’ortaggio prezioso che va preservato

Sembra che le storie di successo abbiano sempre qualcosa in comune e in questo caso, ancora una volta, l’affermazione di un’impresa nasce da una famiglia unita e affiatata, innamorata del proprio territorio e del proprio lavoro, che nel passare il testimone di generazione in generazione riesce
a conservare il meglio della tradizione, avvalendosi delle innovazioni. Siamo a Scorzè, poco lontano da Venezia, ed è solo qui che possiamo incontrare Damiano Bellia dell’Azienda Agricola Bellia Claudio (suo papà) perché mentre il suo radicchio vola fino in Giappone, lui resta al chilometro zero, a vegliare sugli alti requisiti qualitativi che sono per lui come una promessa da mantenere.

Siamo alla terza generazione. Quale la storia della vostra impresa, quali i protagonisti e quali sono i prodotti che portate ogni giorno sulle nostre tavole?

La nostra nasce nel 1969, quando venne fondata da mio nonno Elia. Mio padre, che in questi campi ci è cresciuto osservando con curiosità tutto quello che accadeva, ha poi coinvolto anche mia mamma Fabiola e poi siamo arrivati io e mio fratello Francesco, che da bimbi giocavamo in mezzo ai radicchi e
oggi proseguiamo la storia di famiglia. La nostra gamma comprende varietà locali come il Radicchio Rosso di Treviso IGP tardivo e precoce, il Radicchio Variegato di Castelfranco IGP, l’Asparago di Badoere IGP bianco e verde, e la patata dolce ma anche tanti altri ortaggi. Oggi, seguendo la stagionalità
(novembre-aprile) il protagonista è il Radicchio Rosso di Treviso IGP tardivo.

Cosa possiamo raccontare di questo prodotto? Virtù e caratteristiche, difficoltà più grandi nella sua coltivazione?

Il radicchio tardivo è legato a un procedimento lunghissimo e le sue proprietà sono tante: ricco di antiossidanti a zero calorie, privo di quel latte tipico delle insalate (la lattucina) che spesso provoca dei fastidi. Quando arriva è completamente verde, molto simile a una cicoria: è cresciuto in campo per 6 mesi, poi va raccolto e messo in acqua per 20 giorni (a una temperatura di 15 °C). Dall’acqua assorbe le sostanze nutritive. I cespi vengono poi collocati in ambienti senza luce e il radicchio va in stazionamento di fotosintesi accentuando la colorazione rossastra. I punti critici sono due: la temperatura da rispettare e la laboriosità della lavorazione, che richiede personale qualificato. I cambiamenti climatici ci stanno creando dei problemi e stiamo studiando come agire. Il radicchio purtroppo è un ortaggio in via di estinzione e anche per questo è così prezioso.

Su quali terreni crescono i vostri ortaggi? Quali i controlli?

I terreni sono selezionati attentamente dai nostri tecnici, che con analisi e monitoraggi specifici scelgono quello più adatto per ogni prodotto, ad esempio prediligendo per i radicchi dei terreni limosi, che contengono più nutrienti, umidità ed humus oltre ad avere un’ottima capacità di ritenere l’acqua, pur facendo drenare quella in eccesso. Le concimazioni avvengono con prodotti naturali, attraverso l’uso di letame o di piante da sovescio come la senape.

Il vostro punto di forza?

L’esperienza decennale di presenza nel settore e soprattutto la passione di mio padre Claudio (che gira nei nostri campi anche di domenica) che ci consente oggi di pianificare e svolgere al meglio il nostro lavoro e dunque di fornire con regolarità e qualità i nostri clienti
Dai campi ai punti vendita Despar: quali i tempi e i passaggi? Ogni mattina in azienda e presso i nostri produttori (tutte piccole realtà locali) lavoriamo il prodotto con la toilettatura che avviene alle 11:00. Il confezionamento (nel vassoio di cartone da 350 grammi così come lo conoscete) è programmato rigorosamente entro le 14:00 e alle 17:00 arriva nei punti vendita. Il confezionamento particolare, che serve a preservarlo, avviene nel centro aziendale secondo un lay-out specifico e specialistico, nel rispetto delle norme sanitarie di igiene. Le fasi di stoccaggio, lavorazione e confezionamento sono effettuate con attenzione al risparmio di risorse e molte operazioni sono inoltre condotte a mano, in modo che la cura del prodotto sia massima.

Da Scorzè a Tokyo: è vero che il vostro radicchio è così apprezzato nel paese del Sol Levante?

Verissimo. Lo spediamo con voli passeggeri da Milano in un imballaggio isotermico che ha un tappetino speciale capace di tenere la temperatura per 48 ore. Lo vogliono alcuni chef giapponesi, amanti della cucina italiana, che hanno conosciuto il nostro radicchio e lo apprezzano tanto da aspettarlo agli arrivi
come fosse un graditissimo ospite.

Scopri il radicchio tardivo IGP dell’azienda agricola Bellia in tutti i punti vendita Despar, Eurospar e Interspar!