Ti sei mai chiesto di cosa hai veramente bisogno nella vita? Non parlo delle cose che la società ci convince a cercare (soldi, carriera, oggetti da accumulare) ma di quelle che ti regalano un senso di profonda soddisfazione e felicità. I bisogni di ciascuno di noi dipendono da una miscela di predisposizioni genetiche, esperienze precoci e influenze familiari, sociali e culturali. Molto spesso queste influenze determinano bisogni che sono in conflitto gli uni con gli altri e portano la persona a vivere un attrito interiore che riduce la possibilità di essere davvero felici.
Uno dei conflitti più evidenti è quello che ci porta da un lato a voler proteggere la nostra salute e dall’altro però a non voler rinunciare a nulla di ciò che ci può danneggiare. Eccesso di cibo, alcol, fumo, guida spericolata sono alcuni esempi di comportamenti nocivi di cui molti di noi non riescono a fare a meno.
Come mai accade tutto questo?
Ogni nostro comportamento esteriore viene messo in atto nel tentativo di soddisfare un bisogno primario di cui magari non ci rendiamo nemmeno conto.
I bisogni universali primari sono:
CERTEZZA
Cerchiamo cose che ci rassicurano e ci forniscono una sensazione di stabilità: la casa, il posto di lavoro, le abitudini quotidiane, la famiglia come entità protettiva, la salute che funge da antidoto alla paura della malattia e della morte.
VARIETÀ
Troppa certezza e stabilità però annoiano e quindi cerchiamo un compenso: viaggi, sport estremi, tradimenti amorosi, ma anche troppo cibo, alcol o fumo che usiamo per sentirci vivi.
SIGNIFICATO
Ognuno di noi ha bisogno di sentirsi importante. Spesso per ottenere questo siamo costretti a metterci in mostra in termini di soldi, vestiti, case, macchine, titoli e molti altri elementi che ci permettono di posizionarci rispetto agli altri.
AMORE
Abbiamo tutti bisogno di sentirci amati, di essere connessi ad altri e di sentire affetto, calore e desiderio.
CRESCITA
Se smettiamo di crescere, ci arrestiamo. La vita è crescita e ogni cosa che conquisti va coltivata e fatta crescere altrimenti degenera.
CONTRIBUTO
Abbiamo poi bisogno di andare oltre i nostri stessi bisogni e di imparare a soddisfare i bisogni altrui. Contribuire al bene degli altri significa lasciare una traccia indelebile con la nostra esistenza.
I primi quattro bisogni sono essenziali per la nostra sopravvivenza e sono i bisogni espressi dalla nostra personalità spesso prevalenti nella prima fase della vita. Crescita e contributo sono invece bisogni fondamentali per sentirsi soddisfatti ed emergono con maggiore probabilità nella seconda parte della vita. Ogni bisogno può essere soddisfatto in modo fisiologico e sano oppure adottando comportamenti sbagliati per sé e per gli altri.
Cosa c’entra tutto questo con la salute e i comportamenti che la mantengono o al contrario riducono?
In genere l’attenzione alla salute nasce dalla paura della malattia e dunque tende a soddisfare il bisogno di sicurezza. Questo però limita il bisogno di varietà che è rappresentato spesso dai vizi, dal divertimento e anche da comportamenti che ci danneggiano ma ci fanno sentire felici. Questo porta inevitabilmente a una continua frizione tra i comportamenti che tendono a soddisfare questi due bisogni antitetici.
In chi riesce ad adottare stabilmente comportamenti salutari, il concetto stesso di salute è abbinato a un altro bisogno, quello di crescita e non quello di sicurezza. In questo modo la salute viene intesa come qualcosa di molto più ampio dell’assenza di malattia fino a diventare sinonimo di vita vissuta pienamente.
È solo quando iniziamo a percepire la salute come un mezzo che facilita e rende possibile la nostra crescita che saremo pronti a non vedere le rinunce e i sacrifici ma la bellezza di vivere in armonia con noi stessi.