Ebbene sì, porterete la cipolla in ufficio in mezzo ai colleghi… ma non temetela! Anzi, soprattutto a crudo manterrà tutte le sue proprietà benefiche. La cipolla, infatti, ha effetti depurativi ed antinfiammatori, senza dimenticare l’elevato contenuto di flavonoidi, sali minerali, oltre a potassio e ferro. Studi hanno dimostrato che, soprattutto quelle di colore rosso violaceo come le cipolle di Tropea, abbasserebbero il rischio di cancro al fegato, al colon, alla laringe e alle ovaie.
Le aggiungiamo ai carboidrati complessi dell’orzo, alle buone proteine del tonno, agli ottimi grassi dell’olio extravergine d’oliva e dei pistacchi e creiamo un piatto completo e sano per il nostro pranzo!
Ingredienti
100 g di orzo perlato Bio,Logico Despar (foto 1)
180 g di tonno al naturale
20 g di pistacchi salati
mezza cipolla di Tropea grande
un pizzico di pepe bianco
un trito di erbe aromatiche: erba cipollina, menta, maggiorana e timo secco
un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva Bio,Logico Despar (foto 2)
Procedimento
1. Sciacquare abbondantemente l’orzo e poi lessarlo in acqua salata. Nel frattempo tagliare molto finemente la cipolla a rondelle e lasciarla in ammollo in acqua e aceto per almeno 15 minuti.
2. Tritare in modo grossolano metà dei pistacchi assieme alle erbe aromatiche e sgocciolare il tonno.
3. Appena l’orzo è cotto condirlo con gli ingredienti a crudo, ovvero la cipolla sgocciolata, il tonno, il trito di pistacchi ed erbe e finire il piatto con i pistacchi interi ed un filo d’olio.
Si conserva tranquillamente in frigo, in contenitore ermetico, per 2-3 giorni. Conslgiamo, in ogni caso, di gustarla il giorno dopo quando i sapori saranno perfettamente amalgamati.
Ho letto la Vs ricetta dove come ingrediente c’è anche il pistacchio, mentre io vorrei proporre una valida alternativa agli asparagi lessi oppure al classico cipollotto ( anche in risotto). Divevo però di un’insalata di aglio orsino che si raccoglio come erba spontanea in questo periodo anche nelle nostre colline venete (Colli Euganei) in discrete quantità: è infatti ben riconoscibile e basta prendere la radice e dieci dodici centimetri di foglia. Lessati in acqua con sale sono una meraviglia. Basta condire con olio, pepe e sale e. pochissimo aceto. Volendo si possono abbinare delle uova, come per gli asparagi. L’aglio orsino a parte le innumerevoli ricette che si possono trovare anche in internet, fununziona così. Io vado a prepararlo, Simonetta Crozzoletto
Grazie mille Simonetta per il tuo contributo 🙂
eccezionale…..e molto sana, completa!
un consiglio in più: (cara Luisa), sono un contadino (era colui che contava) biodinamico/omeodinamico, il vero biologico,vedi Rudolf Steiner produco l’orzo da anni, e consiglio di usare un orzo pilato, non perlato, perché vengono tolte le fibre e il germe. Mentre il pilato a pietra avremo un orzo integrale con le fibre e il germe la parte più nutriente del seme.
direi che il solo pensiero va venire l’acquolina in bocca …piatto meraviglioso nel suo genere…semplice ed unico nel sapore.
Un grazie a Ferruccio Bonini per il suoscritto. Roberta